(Autorizzata con D.P.R. 22 agosto 2014 pubblicato nella G.U. n. 248 del 24 ottobre 2014)
Poste Italiane comunica che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso il giorno 13 novembre 2015, un francobollo celebrativo dell’Istituto per gli Affari Internazionali, nel 50° anniversario della fondazione, nel valore di € 0,95.
Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto:
carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: mm 30 x 40; formato tracciatura: mm 37 x 46; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: cinque; tiratura: ottocentomila francobolli; foglio: quarantacinque esemplari, valore “€ 42,75”.
La vignetta raffigura una rielaborazione grafica del logo dell’Istituto per gli Affari Internazionali.
Completano il francobollo le leggende “ISTITUTO AFFARI INTERNAZIONALI”, “50° ANNIVERSARIO” e “IAI”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”.
Bozzettista: Luca Vangelli
Roma, 13 novembre 2015
Fondato nel 1965 dalla Fondazione Olivetti, dall’Associazione di cultura e politica “Il Mulino” e dal Centro studi “Nord e Sud” su iniziativa di Altiero Spinelli, suo primo direttore, lo IAI celebra quest’anno il suo cinquantesimo anniversario e giunge a questo traguardo forte del prestigio acquisito in Italia e della credibilità conquistata nel mondo.
Spinelli creò un istituto di studi internazionali sul modello dei think tanks anglosassoni (non a caso il primo importante contributo istituzionale fu assicurato dalla Fondazione Ford): una struttura agile, privata, distinta dagli istituti universitari e dagli uffici studi di enti e ministeri, ma con la capacità di interagire e cooperare efficacemente con il governo, la pubblica amministrazione, i principali attori economici nazionali e i più accreditati centri studi stranieri. Questi rimangono
ancora oggi i tratti distintivi dello IAI.
L’Istituto persegue quattro obiettivi prioritari: ricerca, promozione di strategie e iniziative politiche, diffusione delle conoscenze e formazione.
I settori cardine che hanno costituito gran parte delle attività passate dell’Istituto sono: l’Unione europea, i rapporti transatlantici, il Mediterraneo e la politica estera italiana. Nel corso degli anni si sono aggiunti molti altri argomenti e progetti di studio che di fatto coprono gran parte delle re-
lazioni internazionali. In questi anni l’Istituto è divenuto una riconosciuta realtà nel mondo degli studi internazionalistici,
ampliando progressivamente, oltre che le proprie competenze di studio, anche lo staff di ricerca, la struttura associativa, la collaborazione con le istituzioni pubbliche, i collegamenti internazionali.
Una delle linee portanti della filosofia dell’Istituto, introdotta già nella premessa dello statuto del 1965, è stata quella di “sprovincializzare” la politica estera del Paese sulla base del principio che nelle sedi europee e internazionali non basta esserci ma si deve partecipare.
Il cinquantesimo anniversario è un traguardo importante e abbiamo quindi deciso di ricordare i risultati raggiunti dallo IAI nel campo della ricerca, i suoi fondamentali collegamenti con i maggiori think tanks internazionali, e il contributo che l’Istituto ha dato all’inserimento dell’Italia nei
circuiti della cooperazione internazionale e alla sua integrazione in Europa con tre iniziative:
una pubblicazione sul ruolo dello IAI nella promozione del dibattito di politica estera nel nostro Paese e nel sostegno alla sua proiezione internazionale; una conferenza internazionale, a Roma, il 13 e 14 novembre 2015, sui compiti e le strategie future dell’Istituto; un francobollo celebrativo.
In particolare, l’emissione del francobollo celebrativo è motivo di soddisfazione per l’Istituto, in quanto diffonde l’immagine del contributo offerto dallo IAI al ruolo internazionale dell’Italia e alla promozione degli interessi del Paese.
Ettore Greco
Direttore Istituto Affari Internazionali