La posta pneumatica è un meccanismo di recapito di oggetti (tipicamente contenenti messaggi), in cui alcuni contenitori cilindrici vengono inviati attraverso una rete di tubi tramite l'aria compressa.
La necessità di trasportare velocemente i telegrammi e gli espressi in ambito cittadino in un periodo di tumultuosa crescita numerica dei servizi, fece si che anche l'amministrazione postale del Regno di Italia introducesse negli anni Venti l'innovazione del trasporto pneumatico della corrispondenza.
All'estero nelle grandi città il servizio pneumatico funzionava ormai da decenni con soddisfazione e ciò spinse le Poste del Regno di fare altrettanto.
Un esempio era la Rohrpost, la rete di posta pneumatica che fece di Berlino una delle città più all'avanguardia circa 150 anni fà.
Il sistema fu visto ai tempi come qualcosa di rivoluzionario, un ritrovato tecnologico di tale prestigio che furono diverse le città, nella seconda metà del XIX secolo, a volerlo adottare per le comunicazioni ritenute più urgenti e importanti. Berlino fu la seconda città, dopo Londra, seguita poi ad solo un anno di distanza da Parigi (1866). E' in queste due città che la tecnologia vive un vero e proprio periodo d'oro, per subire poi un calo a partire dalla metà del secolo seguente.
In Italia, nella seconda decade del Novecento entrò in servizio anche da noi il trasporto pneumatico sotterraneo. Il servizio venne attivato nelle sole città di Roma, Napoli e Milano.
In queste città vennero costruite reti sotterranee di tubature dentro le quali viaggiavano contenitori cilindrici capaci di contenere fino ad ottanta corrispondenze ciascuno. I cilindri venivano “aspirati” a grandissima velocità dagli enormi motori di posta pneumatica collocati nei più importanti uffici postali delle città. Il primo impianto, quello di Milano, cominciò a funzionare nel 1913. Nel secondo dopoguerra, Milano e Roma avevano, rispettivamente, circa 42 e 65 chilometri di condutture. Ma il diffondersi del telefono rese sempre meno frequente il ricorso alla posta pneumatica fino alla chiusura del servizio nel 1981. Oggi alcuni di questi tunnel sotterranei ospitano i cavi in fibra ottica per il cablaggio dei centri urbani.
La Posta Pneumatica del futuro: Hyperloop
La Posta Pneumatica: un'altra raccolta è possibile
(a cura di Stefano Carbone)