fondazione proPosta
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Il Servizio Postale Romano

Un’organizzazione molto valida del servizio postale è quella romana che in breve tempo supera tutti gli altri esistenti per estensione, infatti il servizio è operante in tutti i territori dell’impero.

 

Già al tempo della monarchia a Roma vi sono a disposizione per il trasporto dei messaggi e di altre comunicazioni i Tabellari ossia funzionari statali, abili cavalleggeri dotati di una borsa di pelle in cui custodiscono le tavolette spalmate di cera, le pergamene e i fogli di papiro da consegnare ai destinatari. Il sistema per il trasporto e il recapito della posta, costituito dai corrieri e da quant’altro necessario viene detto CURSUS PUBLICUS.

 

Al trasporto della posta mediante i corrieri a cavallo si affianca ben presto il carro che per il trasferimento rapido è costituito da un mezzo leggero detto RHEDA trainato da cavalli molto veloci mentre la CLABULA, adatta anche al carico di merci, viene adibita per il trasporto più lento che tuttavia in un giorno può percorrere anche trenta chilometri. 

 

Con Cesare Ottaviano Augusto il servizio postale divenuto di fondamentale importanza per le comunicazioni tra le regioni più lontane dell’impero, viene riorganizzato e potenziato con la costituzione sulle vie consolari delle MUTATIONES.

(Letocetum fu un importante insediamento e stazione di posta della Britannia romana)

Le mutationes erano poste alla distanza di una decina di miglia l'una dall'altra, cioè alla distanza che un cavallo poteva percorrere a ritmo sostenuto, prima di essere sostituito con un altro. In sostanza la mutatio era il luogo in cui si mutava cavallo. Ciò non vuol dire che accanto alla stalla vera e propria non sorgessero anche altre strutture per un veloce ristoro dei passeggeri. Le decorazioni delle mura interne erano costituite da carte stradali chiamate itineraria picta, che indicavano le stazioni di posta rispetto all’itinerario, le città, le distanze e i tracciati principali. Di conseguenza era possibile sapere esattamente dove trovare la prossima stazione di posta e quello che la stazione offriva.

Erano invece detti MANSIO luoghi di sosta situati ogni 5 MUTATIONES dove tutti oltre ad avere a disposizione cavalli riposati e una ristorazione, possono usufruire di camere per riposare e dormire.

Ogni MANSIO ha un PRAEPOSITUS alle cui dipendenze è una folta schiera di locandieri stallieri veterinari e dei militi detti STATIONARII addetti alla sicurezza della zona e del traffico.

Il servizio viene poi ancora potenziato con corrieri presenti stabilmente in ogni stazione di posta in maniera che oltre ai cavalli possono essere sostituiti anche i corrieri cosicchè il messaggio urgente può essere trasportato ininterrottamente per tutte le ore del giorno e della notte.

 

Con l’imperatore Diocleziano il servizio postale viene riformato e diviso in 3 sezioni:

 

CURSUS PUBLICUS FISCALIS riservato al trasporto di tutti i plichi e le merce di stato;

 

ANGARIAE riservato al trasporto di plichi e merci lungo le vie militari che sono in prevalenza le vie consolari

 

 

PARANGARIAE riservato al trasporto quasi esclusivo dei plichi e delle merci di privati sulle vie secondarie.

 

I cardini principali dell’efficienza del servizio postale nell’età romana sono l’estesa rete stradale costantemente controllata e in caso di necessità subito rimessa in ordine  e soprattutto la presenza delle MUTATIONES e delle MANSIO. 

                                                                                                                                             (a cura di Stefano Carbone)

 

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