lIl pantelegrafo costituisce il progenitore del FAX. Il suo funzionamento si basa su un semplice principio: una punta di acciaio, attraversata da corrente elettrica, scorrendo su
un foglio di carta imbevuto di una soluzione di prussiato giallo di potassio, vi lascia una traccia di colore blu di Prussia.
l documento da trasmettere, disposto sulla tavoletta, attraverso un movimento alternativo di traslazione, combinato con uno spostamento laterale, viene percorso dalla punta in
platino, montata sul braccio del pendolo in oscillazione. La punta di platino percorre, grazie al moto traslatorio laterale e quello ondulatorio del pendolo, tutta la superficie della lamina di stagno. Nella stazione ricevente una punta di acciaio percorre, con moto perfettamente concorde e sincrono col precedente, la superficie del foglio imbevuto e
disposto sulla lastra di rame. Il pennino di platino, sfiora la lastra di rame scorrendo le tracce lasciate sulla lamina di rame dall’inchiostro isolante, leggendo così il messaggio.
Attraverso un geniale quanto semplice ed ingegnoso meccanismo, l’elettricità trasmessa dalla punta di platino viene scaricata a massa quando si trova a contatto con la lamina senza inchiostro, mentre viene trasmessa alla stazione ricevente quando viene a contatto con la traccia d’inchiostro isolante. L’impulso elettrico arriva all’apparecchio ricevente attraverso la linea elettrica che collega le due stazioni.
L’apparecchio ricevente trasmette l’impulso elettrico al pennino di acciaio che sfiora il foglio di carta imbevuta
di prussiato giallo, deposta sulla lastra di rame dell’apparecchio, collegata a terra. Quando il pennino scrivente, percorso dalla corrente trasmessa, viene a contatto con il
foglio, il prussiato giallo si decompone in cianuro di potassio e cianuro di ferro, quest’ultimo di colore azzurro, lasciando la carta colorata, proprio in quel punto.
Quindi finchè la punta di platino è a contatto con lo stagno, il circuito è chiuso e la punta di acciaio, attraversata dalla corrente elettrica lascia una traccia blu di Prussia sulla
carta impregnata; quando la punta di platino passa sull'inchiostro grasso isolante, il circuito s'interrompe e non appare la traccia colorata sul foglio della stazione ricevente.
Nella stazione ricevente si riproduce così il FAX-simile di quanto è stato letto dalla stazione trasmittente. Il documento trasmesso appare come una traccia bianca su un fondo blu. La difficoltà del sistema consiste nell’esigenza di porre in perfetto sincronismo i due pendoli, sui quali erano posti i pennini. Le due stazioni erano pertanto dotate di due orologi a pendolo. Prima della trasmissione del dispaccio, il personale addetto, attraverso una reciproca trasmissione di semplici linee di registro, erano in grado di porre in sincronismo gli orologi ed i pendoli principali delle due macchine. Il sincronismo perfetto dei movimenti dei due apparecchi trasmittente e ricevente venne ottenuto dal Caselli impiegando due pendoli le cui oscillazioni erano rese sincrone da un'elettrocalamita comandata da un orologio regolatore.