fondazione proPosta
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Museo Storico della Comunicazione

Il Museo Storico della Comunicazione, ex Museo delle Poste e delle Telecomunicazioni, appartiene al Ministero dello Sviluppo Economico.

Il museo comprende  oggetti, documenti,curiosità e testimonianze utile a  ripercorrere "antiche tappe" della storia postale, della telefonia e della telegrafia fino ai “nuovi linguaggi" della comunicazione.

La raccolta filatelica, iniziata nel secolo scorso da Emilio Diena comprende circa 950.000 pezzi tra francobolli, bozzetti, (adottati e non), prove di colore, di stampa,  interi postali, bollettini illustrativi e cartoline postali.   bozzetti dei francobolli sono oltre 4.000  e il settore di marcofilia comprende oltre 70.000 pezzi tra bolli e suggelli. Tra l'altro su alcune pareti, sono presenti dei dipinti allegorici sulla posta e il telegrafo.

La raccolta di oggetti vari è costituita da oltre 3.000 cimeli  di vario genere: telefoni, telegrafi, radio, televisioni, bollatori, stemmi, cassette di impostazione  etc.

La documentazione dell' archivio storico comprende  oltre 4.000  documenti di corrispondenza  degli Antichi Stati Italiani:  semplici lettere, avvisi, comunicazioni o manoscritti composti da una   o più pagine. Alcuni documenti presentano una maggiore complessità e  variano sia per numero di pagine (anche 700) che per dimensioni: regolamenti, quotidiani, carte geografiche, carteggi, collezioni di cartoline,documenti contabili.

Il patrimonio librario comprende circa un migliaio di  testi antichi e moderni,  pubblicazioni a carattere periodico (bollettini e riviste) e monografie.
In mostra permanente è esposta la collezione intitolata “Collezione di storia postale dedicata all’estetica nella corrispondenza del XIX secolo “. La raccolta della studiosa di filatelia Giannarosa Righetti Mazza, (comprende 138 pezzi ) offre uno spaccato di storia della posta e della scrittura attraverso graziosi oggetti dedicati alla corrispondenza.

In una saletta dedicata ad Antonio Meucci possiamo trovare le vetrine sulla vita e sulle opere dell'inventore del telefono.

Un’intera area è dedicata ai cimeli marconiani con la ricostruzione fedele della cabina del panfilo Elettra, reperti originali (apparecchiature radio e materiali utilizzati  da Marconi per i suoi esperimenti) recuperati dopo l'affondamento americano avvenuto nel secondo conflitto mondiale.

E' rappresentata la Storia delle radiocomunicazioni militari, in cui vari oggetti usati nella seconda guerra mondiale tra cui la macchina criptografica Enigma ed un registratore utilizzato per decifrare i messaggi cifrati.

Una sezione in cui è esposto un ponte radio realizzato dal servizio postale di Trieste del 1950 circa.

Nella sezione della televisione sono esposti il tubo catodico della società SAFAR di Milano usato dall'Istituto superiore delle Poste e Telegrafi di Milano, i vidicon, i televisori a colori modello "RCA-Victor color" e una telecamera a tre vidicon.

 

Percorsi tematici del museo:

 

    •      Posta
    •      Telegrafia
    •      Telefonia

    •      Meucci
    •      Radio

    •      Marconi

    •      Olivetti - ELEA 9003
    •      Radiocomunicazioni militari - Enigma

    •      Televisione
    •      Marcofilia
    •      Filatelia
    •      Archivio Storico

 

Per rendere visibili on-line i cimeli del museo, il Ministero dello Sviluppo Economico ha adottato un sistema di catalogazione avanzato per  valorizzare il patrimonio museale.  Il sistema di catalogazione Samira si adatta alla necessità di ricerca e di studio in modo da tenere conto del rigore scientifico delle istituzioni,  coniugando   l’esigenza   divulgativa   verso   un   pubblico   sempre   più   vasto.
 

Visita il sito del Museo Storico della Comunicazione e entra nella banca dati SAMIRA

 

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