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Francobollo celebrativo del 60° anniversario dei Trattati di Roma 

Sessanta anni fa, il 25 marzo del 1957, i ministri degli esteri e i Capi di Stato di Francia, Germania Occidentale, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo si riunivano in Campidoglio, presso la Sala degli Orazi e Curiazi del Palazzo dei Conservatori, per firmare i Trattati di Roma. 

La cerimonia solenne iniziò alle ore 18 e durò 53 minuti. In quei 53 minuti i rappresentanti dei sei Paesi europei, (l’Italia era rappresentata dal Presidente del Consiglio Antonio Segni e dal Ministro degli Esteri Gaetano Martino), gettarono le basi per la costruzione della casa comune europea.

In quella giornata, di portata storica, i Paesi fondatori, attraverso i due trattati istitutivi della Comunità Economica Europea, (CEE), e della  Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA o Euratom), ponevano le prime pietre dell’integrazione europea.

I Trattati di Roma, che tra l’altro prevedevano l’istituzione dell’Assemblea parlamentare europea, oggi Parlamento Europeo, entrarono in vigore il 1° gennaio del 1958. Essi furono il risultato di un intenso lavoro dei diplomatici e delle delegazioni dei rispettivi Paesi firmatari ma anche il frutto del pensiero di eminenti personalità che teorizzavano da tempo l’idea di una federazione europea. Tra questi è doveroso ricordare Altiero Spinelli con il suo Manifesto di Ventotene ma anche figure del calibro di Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Robert Schuman e Konrad Adenauer, padri fondatori dell’Unione Europea.

Quest’anno ricorrono i 60 anni da quella storica firma apposta dai sei Paesi fondatori dell’Unione Europea e per questa ricorrenza lo Stato Italiano, nella giornata in cui ha invitato a Roma per una solenne cerimonia nella stessa Sala Orazi e Curiazi i Capi di Stato e di Governo degli altri 26 Paesi che attualmente compongono l’Unione e i vertici delle Istituzioni europee, ha anche autorizzato l’emissione di un francobollo che idealmente diventa depositario, come l’Italia, dei Trattati di Roma.

 

Ѐ densa di simboli e di richiami l’immagine riprodotta sul dentello che raffigura l’Italia nell’aspetto di una giovane donna, ritratta di profilo, con una stella a cinque punte, la Stella d’Italia, sulla fronte, mentre, fra i suoi capelli, è rappresentato un motivo geometrico a stella, a dodici punte, del pavimento michelangiolesco di Piazza del Campidoglio a Roma.

 

                                                                                                                                     Gerardo Capozza

                                                                       Capo Ufficio Vicario del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri

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