Oggi pensiamo di vivere in un'epoca da fantascienza. Le nanotecnologie, i cibi geneticamente modificati e i trapianti di cellule staminali, è legittimo credere che il 21° secolo stia realizzando e oltrepassando i sogni dei futurologi del 20°. Eppure una teoria condivisa da un crescente numero di studiosi è che l'uomo contemporaneo sia rimasto a corto di idee autenticamente rivoluzionarie dal punto di vista della scienza e della tecnologia. Ovvero che non si inventi più nulla di importante, ad esempio come la toilette, che ha trasformato le vite di miliardi di persone. Non si può escludere, naturalmente, che non verranno nuove invenzioni altrettanto prodigiose, che a tutt'oggi nemmeno possiamo immaginare. Ma un'altra scuola di pensiero osserva che quelle che potevamo immaginare non sono state realizzate, e al loro posto abbiamo avuto delle innovazioni la cui utilità sociale è alquanto limitata.
"Dal futuro ci aspettavamo le macchine volanti e invece abbiamo avuto i messaggi in 140 caratteri di Twitter", osserva Peter Thiel, direttore del Founder's Fund, un fondo di investimenti coinvolto in alcune delle più innovative iniziative della Silicon Valley nell'ultimo decennio.
Di opposta visione è il sito di innovazione tecnologica e scientifica “Singularity Hub” che prevede dagli sviluppi evolutivi dei trasporti una vera rivoluzione nel modo di vivere.
Veicoli autonomi, Telepresence Robotics e mondi virtuali, Hyperloop e Point-to-Point Aerial Transport, ognuno di
questi sviluppi cambierà il modo di vivere, lavorare e interagire.
Veicoli autonomi
Ogni azienda automobilistica ha automobili autonome in fase di sviluppo. Entro il 2035, ci saranno più di 54 milioni di automobili autonome sulla strada, e questo cambierà tutto.
Si potranno salvare vite umane; ci sono 1,2 milioni di persone uccise ogni anno in incidenti stradali. Le automobili autonome non possono guidare in stato di ubriachezza e non possono addormentarsi al volante.
Risparmiare Energia; oggi il 25 per cento di tutta la nostra energia serve per il trasporto personale, e il 25 per cento dei nostri gas serra sono dovuti alle macchine.
Risparmiare Denaro; niente l'assicurazione o pagamento del parcheggio, e si potrebbero risparmiare il 90% sul costo della tassa di trasporto automobilistico locale. Infatti, sarà possibile chiamare qualsiasi tipo di auto quando ti sarà necessario, quando ne avremo bisogno. Hai bisogno di un pisolino? Ordina una macchina con un letto.
Vuoi fare un incontro di lavoro o vuoi far una festa? Ordina una macchina.
Telepresence Robotics e mondi virtuiali
Solo negli Stati Uniti, la spesa per viaggi d'affari supera i 310 bilioni di dollari nel 2015 (Global Business Travel Association), con circa 490,4 milioni dii viaggi d'affari.
L'idea di dover spostare il nostro "corpo di carne" da un luogo ad un altro per un incontro sarà presto old-school. Ci si potrà, invece collegare in un mondo virtuale, o utilizzare un robot collegato virtualmente. Già, Facebook, Google, Microsoft, Sony, HTC, stanno spendendo miliardi di dollari per sviluppare l'hardware e perfezionare la tecnologia.
Al di là del vantaggio di risparmiare denaro e tempo per il volo da Los Angeles a New York, l'incontrare qualcuno "di persona" alla fine sarà uno svantaggio. Quando si potrà parlare su un collegamento virtuale o con la telepresenza di un robot, potremmo studiare il nostro interlocutore esaminando la dilatazione della pupilla e ricordare dei fatti riguardanti la nostra ultima conversazione, e arricchire la nostra interazione in innumerevoli modi.
Hyperloop
Qualche anno fa, in California sono stati approvati circa 69 miliardi dollari per la rete ferroviaria ad alta velocità tra Los Angeles e San Francisco.
In risposta, Elon Musk (fondatore di Tesla, SpaceX) ha pubblicato un documento su un sistema di trasporto concettuale chiamato Hyperloop che era "un incrocio tra un Concorde, un railgun, e un tavolo da air hockey", e che potrebbe essere costruito al 10% del costo della rete ferroviaria ad alta velocità.
(potete leggere l’articolo sul nostro sito)
Hyperloop è ora in progettazione e in fase di costruzione. Quando funzionerà, sarà in grado di trasportare persone e merci tra le città, più veloce di un aereo di linea commerciale (oltre 700 mph) con efficienza energetica record.
Hyperloop, che Musk ribattezza "il quinto modo," dovrebbe essere veloce come un aereo, più economico di un treno e sempre disponibile in qualsiasi condizione atmosferica e non emette alcun carbonio dal tubo di scappamento.
Se la gente potesse arrivare da Los Angeles a San Francisco, in meno di 30 minuti, a Las Vegas in 20 minuti, o New York a Philadelphia in 10, le città diventerebbero fermate della metropolitana e i confini evaporerebbero, insieme con gli squilibri dei prezzi delle abitazioni e del sovraffollamento.
Point-to-Point Aerial Transport
Come accennato in precedenza, qualche versione della macchina volante è in arrivo. Questo è stato possibile grazie alla intersezione di tre tecnologie convergenti: le batterie ad alta densità di energia, navigazione autonoma alimentata da GPS differenziale, e con materiali leggeri e ad alta resistenza.
La Fondazione XPRIZE sta lavorando ad un multimilionario Transporter XPrize con importanti progressi in questo campo.
I vari disegni sono in fase di sviluppo da parte di un certo numero di aziende focalizzate sulla creazione di macchine di trasporto personali con decollo verticale e capacità atterraggio verticale.
Una società, ZEE AERO, che sembra essere finanziata da Google, lavora ad una macchina volante che può decollare e atterrare verticalmente con una pletora di piccoli motori elettrici con eliche a quattro pale. Il veicolo ed è abbastanza stretto da entrare in un parcheggio di in un centro commerciale.
Un altro disegno, il Volocopter , è un veicolo elettrico a due passeggeri, a 18 rotori.
per il il trasporto point-to-point. Si tratta di un mix tra un jet pack personale e un elicottero elettrico-on-demand autonomo.
Il futuro dei trasporti sembra ormai ben delineato e gli sviluppi non si fermeranno ma queste applicazioni potranno essere effettivamente realizzate? I prossimi trenta anni ce lo diranno.
(a cura di Stefano Carbone)