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Leggende di Hollywood - Marilyn Monroe

Era il titolo dell'emissione filatelitelica delle Poste USA nel 1995.

Poche altre attrici hanno personificato la frase "hollywood star del cinema", come fece Marilyn Monroe (1926-1962 ) .

Classicamente bella, Marilyn Monroe impostò lo standard del cinema con fascino e sensualità in film come :

A qualcuno piace caldo, Gli uomini preferiscono le bionde , fermata dell'autobus, e la moglie è in vacanza.

Nelle foto era sempre sorridente: mandava baci con le sue labbra rosso fuoco e dai suoi occhi non traspariva alcuna tristezza. Al cinema (e non solo) incarnava un ideale estetico che ancora adesso le si associa: quello della bionda femme fatale, capace di sedurre un uomo con la sua allegria e la sua leggerezza.

Eppure, sappiamo che Marilyn fu una delle figure più tragiche di Hollywood. Un'anima fragile dentro un corpo prorompente: un sex symbol da viva e che al momento della morte, avvenuta nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962, divenne un vero e proprio mito. Ancora adesso, a più di 50 anni dalla sua scomparsa, cosa successe davvero quel giorno 

nell'abitazione dell'attrice è avvolto da mistero: si parla di suicidio (resta la versione ufficiale), ma in molti hanno da subito parlato anche di omicidio, tirando perfino in ballo i fratelli Kennedy. Un giallo che probabilmente resterà aperto e che contribuisce a far rimane Marilyn Monroe nella memoria collettiva: una diva controversa che è stata d'ispirazione per scrittori, illustratori, pittori, musicisti e artisti di ogni genere. Impossibile da dimenticare e da imitare.

Fa sorridere il pensiero che Marilyn Monroe, diva per eccellenza, icona della sensualità e della femminilità, non considerasse se stessa così eccezionale. E proprio quel suo mix di fascino e ingenuità l’ha resa senza tempo, tanto che anche a distanza di 90 anni dalla sua nascita ci ritroviamo in pieno Marilyn.

Marilyn Monroe era nata con il nome di Norma Jeane nel 1926 e prima di diventare una leggende del cinema, nonché una vera e propria icona pop (basti pensare al suo volto rielaborato da Andy Warhol), aveva passato un'infanzia travagliata tra case famiglia e orfanotrofi, senza mai conoscere il suo vero padre: a questo, in molti, riconducono la sua continua “ricerca d'amore”, che l'ha vista legarsi a uomini più maturi, uno su tutti lo scrittore Arthur Miller, con cui rimase sposata dal 1956 al 1962, un anno prima delle tragica morte. Molte voci, in più, vorrebbero che la diva avesse avuto relazioni segrete sia con John F. Kennedy che con il fratello Bob.

Tormentata, fragile, irresistibile, dipendente da alcool e cocaina: Marilyn Monroe è forse l'icona hollywoodiana più complessa dei nostri tempi. E per questo davvero indimenticabile. 

L'omaggio a Marilyn, però, non finisce qui: nonostante l'apparenza sexy ed esplosiva, è risaputo che Marilyn Monroe fosse una donna fragile e sensibile. Per questo amava la poesia: amava leggerla e amava scriverla. Nei suoi diari, agende, in fogli di carta sparsi, infatti, sono state trovati molti versi della star cui è dedicato uno spazio importante in questa Mostra con la possibilità di scoprire e ascoltare alcune delle sue “riflessioni poetiche”: “Trentacinque anni vissuti con un corpo estraneo, trentacinque anni con i capelli tinti, trentacinque anni con un fantoccio. Ma io non sono Marlyn io sono Norma Jean Baker perché la mia anima vi fa orrore come gli occhi delle rane sull'orlo dei fossi?

                                                                                    (a cura di Franco Urbano)

   

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