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LA COMUNICAZIONE NELLA GRANDE GUERRA

 Per un dizionario dei media e dei messaggi in una guerra di parole, immagini e tecnologie

Nella sede del Museo è stata allestita una esposizione di documenti e apparati di comunicazione di vario tipo: dalle prime radio usate per i collegamenti aereonautici ai dispositivi per la trasmissione dei dispacci con colombi, dalle cartoline distribuite ai combattenti ai bozzetti di francobolli, ai colombigrammi scambiati al fronte, oltre a una nutrita serie di documenti e di  libri sul tema. Il materiale esposto proviene dalle raccolte del Museo Storico, dell'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio e da collezioni private. La mostra è stata inaugurata

il 26 maggio con un Convegno dal titolo  "La Comunicazione nella Grande Guerra”.

"La corrispondenza e la sua funzione sociale" è stato il tema dell'intervento del Presidente della Fondazione Stefano Cuzzilla.

Il presidente ha voluto sottolineare il ruolo e l'importanza che ha avuto la Posta durante il periodo bellico.   

"La corrrispondenza concedeva ai soldati un'attimo di tregua e di speranza durante le lunghi notte gelide nelle trincee sui camminamenti di montagna.

Era un conforto per i familiari che aspettavamo con trepidazione notizie dai propri cari al fronte. 

Bisogna sottolineare come in breve tempo l'organizzazione postale riuscì a mettere in piedi una macchina perfetta per gestire l'imponente mole di corrspondenza e pacchi che transitavano da e per il fronte.

Solo alla fine del 1918, infatti  le corrispondenze e i pacchi indirizzati ai soldati al fronte aveva superato il miliardo e mezzo e in direzione opposta si era arrivati oltre i due miliardi."

 

Per i giorni successivi sono programmati alcuni eventi tra i quali il Convegno previsto per il 19 giugno, presso la sede del Ministero in via Veneto, dal titolo

"Telecomunicazioni e Intelligence nella Grande Guerra".

 

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